La neuropsicoimmuno endocrinologa Candance Pert ha vinto il premio Nobel per aver scoperto che la componente primaria delle molecole dell’emozione è una molecola che si trova alla superficie delle cellule del corpo e nel cervello e che si chiama recettore degli oppiacei.
Una molecola è la particella più piccola di una certa sostanza.
Ogni molecola, di qualsiasi natura sia, è composta dalle unità di materia più piccole, unite in una configurazione specifica che è propria di quella sostanza e che si può esprimere con una formula chimica, oppure disegnare sotto forma di un diagramma.
Forze invisibili attirano una molecola verso l’altra, cosicché le molecole si uniscono per formare una sostanza identificabile.
Per esempio l’energia termica fonde i cristalli di ghiaccio trasformandoli in acqua, che a sua volta si trasmuta in vapore mano a mano che le sue molecole si muovono con rapidità ed energia da separarsi l’una dall’altra; ma la formula chimica rimane la stessa in tutti e tre gli stati, in questo caso, H2O = 2 atomi di idrogeno e uno di ossigeno.
Le molecole del recettore sono più flessibili di quelle dell’acqua e rispondono all’energia ed alle sollecitazioni chimiche con una vibrazione; nell’organismo si trovano sempre unite ad una cellula in cui fluttuano sulla parete esterna ed oleosa della superficie cellulare detta membrana.
I recettori hanno delle radici profonde che affondano fino al nucleo della cellula. I recettori sono molecole composte di proteine, minuscoli amminoacidi collegati fra loro come una collana di perline.
Ogni cellula può avere milioni di recettori disposti sulla sua superficie e funzionano come molecole sensitive, come altrettanti sensori.
Così come nel corpo umano gli occhi, il naso, le orecchie, la lingua, la pelle agiscono da organi di senso, anche i recettori si comportano in modo analogo a livello cellulare.
Essi vibrano sulla membrana cellulare in attesa di captare messaggi inviati da altre piccole creature vibranti composte anch’esse di amminoacidi che vagano nel fluido che circonda ogni cellula.
Così come solo una determinata chiave sarà giusta per entrare nella toppa, così solo una specifica chiave chimica si legherà con il recettore penetrandovi come una chiave nel buco della serratura.
Il legante è il termine usato per indicare qualunque sostanza naturale o sintetica che si unisca selettivamente a un recettore specifico sulla superficie di una cellula.
Il legamento è il contatto che si stabilisce fra legante e recettore durante il quale il legante trasmette un messaggio al recettore grazie alle sue proprietà molecolari.
Il recettore trasmette il messaggio all’interno della cellula dove il messaggio stesso può modificare lo stato della cellula; si instaura a catena una reazione di eventi biochimici.
Su scala globale si possono tradurre in vistose modificazioni del comportamento, dell’attività fisica, dell’umore.
Tutta questa attività si svolge nello stesso tempo in tutte la parti del corpo e del cervello.
I leganti sono molecole molto più piccole dei recettori e si suddividono in tre tipi chimici: neurotrasmettitori (dopamina, istamina, serotonina), steroidi che comprendono gli ormoni sessuali (testosterone, progesterone, estrogeno), peptidi che sono i più numerosi.
Essi regolano tutti i processi vitali, sono cioè sostanze informazionali, dei messaggeri che distribuiscono informazioni in tutto l’organismo.
Queste sostanze biochimiche sono il substrato fisiologico delle emozioni, la base molecolare di ciò che sperimentiamo sotto forma di sentimenti, sensazioni, pensieri, impulsi… spirito, anima.
Ciò può farci riflettere sull’importanza delle emozioni e del potere che ha la loro espressione completa di liberarci da schemi del passato che attendono alla nostra gioia e salute.
Unità tra mente e corpo.
I messaggi che percorrono il nostro corpo sono con azione di bio feedback, ogni cambiamento nello stato fisiologico è accompagnato da un cambiamento correlato nello stato mentale emotivo, cosciente o no, e viceversa, ogni cambiamento nello stato mentale emotivo è accompagnato da un corrispondente cambiamento nello stato fisiologico.
Le informazioni sono trasportate dagli assoni e dai dendriti di numerose cellule neuronali che stabiliscono tra loro contatti sinaptici.
Le emozioni e le sensazioni corporee sono dunque strettamente intrecciate in una rete bidirezionale in cui ciascuna di esse può modificare le altre.
Tutti gli apparati e gli organi sono uniti dai peptidi in una rete unica che reagisce ai cambiamenti interni o esterni.
La scienza ha ormai dimostrato come le tecniche manuali quali la Riflessologia del piede, siano estremamente efficaci per attuare dei cambiamenti significativi.
[Fonte: “Molecole di emozioni” Candance Pert]